DISTURBI DEL SONNO

Capita a tutti un periodo, più o meno lungo nel tempo, in cui riposare bene diventa un problema. Chi fatica ad addormentarsi, chi crolla sul divano e al mattino è sveglio alle prime luci dell’alba, chi pensa di dormire bene ma si alza stanco, chi subisce continui risvegli notturni. Sono svariati i motivi per cui questo accade, la cosa migliore sarebbe comprendere la causa di questi disturbi del sonno per individuare così i rimedi più efficaci e mirati.

Le cause possono essere svariate: stress, scorrette abitudini alimentari, stile di vita nocivo, alterazioni del ritmo circadiano, problemi psicologici, insonnia patologica; in ogni caso, si tratta di un problema che ha forti ripercussioni sulla vita quotidiana. Ci si alza dal letto non riposati e si è costretti ad affrontare la giornata senza energie. Dal punto di vista scientifico gli effetti di un sonno scarso o insoddisfacente sono evidenti già dopo soli due giorni: irritabilità, difficoltà di concentrazione, calo di produttività, umore depresso, irritazione a occhi e palpebre, sbalzi d’umore. Se poi l’insonnia si protrae per periodi piuttosto lunghi insorgono conseguenze più gravi (come l’alterazione della pressione arteriosa, l’influenza sul metabolismo dei carboidrati e sul sistema endocrino).

Prima di ricorrere a farmaci vediamo quali possono essere i metodi più naturali per migliorare il sonno:

  • RIFLESSOLOGIA PLANTARE: attraverso questa tecnica si raggiunge un profondo stato di rilassamento e di conseguenza una diminuzione dello stress che va ad incidere positivamente sulla qualità del sonno e della vita in generale. Gli organi collegati al sonno sono: il fegato, che se in sovraccarico energetico, tende a lavorare maggiormente durante la notte; le ghiandole surrenali, che se sotto stress producono eccessivo cortisone; l’epifisi, ghiandola endocrina deputata alla produzione di melatonina; l’ipotalamo e l’ipofisi, che regolano il ritmo sonno-veglia. Un corretto trattamento di questi punti può apportare grandi benefici alle persone che soffrono di disturbi collegati al sonno.

 

  • OSTEOPATIA: l’osteopatia biodinamica è una tecnica delicata che permette di riattivare le forze vitali dell’organismo e le sue capacità di guarigione. Il trattamento mira a riequilibrare e normalizzare il movimento e la relazione tra le ossa craniche e le importanti strutture neurologiche implicate nella regolazione del ciclo sonno-veglia come il ganglio cervicale, il sistema reticolare o il nervo vago. Il trattamento consiste in un insieme di tocchi leggeri che liberano la mobilità delle ossa craniche e della circolazione dei fluidi, in questo modo si normalizza il movimento di respirazione primaria che, come osservato dagli osteopati che studiano il fenomeno, è in relazione con lo stato di salute della persona.

 

  • FIORI DI BACH: i fiori di Bach possono essere molto utili per queste problematiche, è fondamentale comprendere le cause del disturbo, così da scegliere in modo mirato e il più preciso possibile la sinergia di fiori più adatta alla persona e al problema. Se l’insonnia è legata alla rimuginazione dei pensieri, potrebbe essere utile White Chestnut, se è un’insonnia da sovraccarico mentale il fiore sarà Hornbeam, per chi si sveglia in piena notte in preda all’ansia potrebbe essere utile Agrimony, mentre Red Chestnut è il fiore per chi ha un’eccessiva apprensione rivolta ai propri cari.

  • FITOTERAPIA: tra le piante amiche del sonno e del rilassamento, che sono davvero molte, ne ho scelte sole alcune da provare. Passiflora: ha un’azione calmante negli stati di agitazione psicomotoria, per coliti e gastriti su base emotiva, garantisce un sonno tranquillo; Escolzia: ha un’azione sedativa, ipnoinducente, indicata per il sonno agitato con risvegli notturni; Tiglio: ha un’azione anti-spasmodica e ansiolitica, indicato per insonnia nervosa spasmodica, nelle palpitazioni e nell’ipertensione arteriosa da stress.

 

  • MIGLIORARE LA ABITUDINI DI VITA E ALIMENTARI: evitare l’abuso di sostanze quali caffeina, alcool, tabacco; ridurre l’attività fisica in tarda serata; cercare di dare una certa regolarità al ritmo sonno-veglia; fare attività rilassanti prima di sdraiarsi per dormire. Per quanto riguarda l’alimentazione bisognerebbe cenare non troppo tardi la sera e assumere alimenti leggeri senza mangiare nulla prima di sdraiarsi, questo per non affaticare il lavoro del nostro corpo che durante la notte si occupa di eliminare le tossine che abbiamo introdotto durante il giorno. Una delle cause dei disturbi del sonno è l’eccessivo carico di stress e in questi casi, uno dei minerali che viene consumato e perduto prima di tutti è il magnesio, questa sostanza è fondamentale poiché aiuta a migliorare i livelli stress dell’organismo; possiamo assumerlo attraverso integratori oppure anche con l’alimentazione: cibi come i semi di zucca, semi di sesamo, spinaci e verdura a foglia verde,  frutta secca ne sono ricchi.

 

Cristina Basi Naturopata

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