ERBE E STRESS
Di fronte a una situazione di stress, il nostro corpo tende ad elaborare una serie di risposte per mantenere l’omeostasi, ma questo non è sempre possibile; così a volte, in seguito a stress molto intensi o prolungati, l’organismo non è più in grado di sostenere l’equilibrio, manifestando una serie di sintomi fisici, psichici ed emozionali che caratterizzano ogni singolo individuo. Di seguito alcune piante utili ad alleviare sintomi fisici o emozionali alterati.
Tiglio ( Tilia tomentosa )
Parte utilizzata: infiorescenze, corteccia
Attività principali: sedativa, antispasmodica, diaforetica, ipotensiva, diuretica, lenitiva.
Il tiglio riduce dolcemente ansia, nervosismo, tensione, insonnia e anche le relative manifestazioni fisiche, come le palpitazioni. Il tiglio gemmoderivato, grazie alle sue proprietà detensive e rilassanti, è un utile ed efficace rimedio naturale in caso di ansia, nervosismo, inquietudine, apprensione e in ogni situazione di stress. La sua azione si esplica anche nei confronti delle diverse manifestazioni somatiche dell’ansia, come ad esempio le ricadute che questa ha sull’apparato cardiovascolare, quali extrasistoli, palpitazioni e ipertensione lieve su base nervosa, e dell’insonnia.
Biancospino (Crataegus monogyna Jacquin)
Parte utilizzata: foglie e fiori
Attività principali: ipotensiva, sedativa, antispasmodica, cardiotonica, vasodilatatrice.
Il Biancospino è utilizzato soprattutto per l’azione sedativa e miorilassante, considerata la pianta specifica per lo squilibrio neurovegetativo. A livello cardiaco incrementa l’apporto ematico a miocardio e coronarie, determinando una migliorata tolleranza all’anossia. della pianta risulta particolarmente indicato nelle turbe del sonno che si accompagnano ad eretismo cardiaco e nel trattamento degli stati neurotonici caratterizzati da eccessiva emotività ed ansietà, nello stress e nella distonia neurovegetativa, nelle turbe congestizie della menopausa e nei soggetti arteriosclerotici. Contribuisce ad eliminare la componente emotiva di certi stati ipertensivi.
Melissa ( Melissa officinalis)
Parte utilizzata: Foglia
Attività principali: sedativo del sistema nervoso, spasmolitico, stomachico e carminativo, coleretico.
La pianta è tradizionalmente impiegata nel trattamento sintomatico degli stati neurotonici degli adulti e dei bambini, in particolare nelle turbe minori del sonno. Anche impiegata nei disturbi della sfera digestiva. La melissa possiede un’azione tranquillizzante, antispasmodica e carminativa. Il suo uso è particolarmente indicato nella così detta “nevrosi gastrica”, cioè nei disturbi gastrici psicosomatici, o anche quando si presenta un quadro di irritabilità generale, difficoltà all’addormentamento e tachicardia. Il suo uso è interessante nel trattamento della così detta distonia neurovegetativa.
Passiflora (Passiflora incarnata )
Parte utilizzata: la pianta
Attività principali: sedativa, antispasmodica, ansiolitica.
L’utilizzo della passiflora è indicato particolarmente come sedativo nel trattamento sintomatico degli stati neurotonici degli adulti e dei bambini, in particolare nelle turbe minori del sonno. Per la sua azione sedativa è infatti indicata nelle lievi forme di insonnia dovute ad affaticamento, nello stress, nell’insonnia che si manifesta nel climaterio e nella menopausa. Particolarmente valida nell’insonnia da eccitazione cerebrale, quando cioè l’ostacolo al sonno è dovuto ad un eccessivo lavoro intellettuale o nei soggetti ansiosi e stressati, e nell’insonnia legata a una stato depressivo. E’ in grado di provocare un sonno fisiologico e un risveglio rapido e completo senza conseguenze di depressione o obnubilamento psichico. Con il suo utilizzo si ottiene una valida sedazione, un sonno di qualità ed un’attenuazione del senso di angoscia. Risulta utile anche per l’attività spasmolitica nei disturbi gastrointestinali di origine nervosa quali coliti, gastriti e asma.
Valeriana (Valeriana officinalis)
Parte utilizzata: radice, rizoma
Attività principali: sedativa, spasmolitica, ipnotica
E’ una pianta attiva sul sistema nervoso centrale, sul quale esercita azione sedativa e favorente il sonno. Il fitocomplesso può aumentare l’azione sedativa della melatonina sul sistema nervoso centrale, inoltre alcuni componenti di questa pianta paiono dotati di azione antispastica sulla muscolatura liscia dell’intestino. Alcuni studi clinici effettuati su pazienti con lieve insonnia hanno dimostrato che la valeriana riduce il tempo necessario per addormentarsi e migliora la qualità del sonno nelle prime ore della notte, mentre non ha praticamente alcuna azione nelle ore successive di sonno. Altri studi clinici rigorosi hanno dimostrato che la valeriana è abbastanza vicina come efficacia alle benzodiazepine ma, a differenza di questi farmaci, non provoca stordimento o sonnolenza durante il giorno. La valeriana è utile anche in persone con ansia durante le ore del giorno.
Griffonia (Griffonia simplicifolia)
Parte utilizzata: semi
Attività principali: antidepressiva, sedativa
L’interesse verso questa pianta in Europa è relativamente recente, ed è dovuto alla scoperta che i suoi semi contengono la sostanza definita con la sigla 5-HTP (5-hidrossitriptofano), un precursore endogeno della serotonina. La Griffonia agisce migliorando il tono dell’umore, riducendo l’ansia e influenzando beneficamente anche il sonno.
La Griffonia può ridurre anche la cosiddetta “fame nervosa” di frequente associata a stati depressivi, che si manifesta con un desiderio smodato di carboidrati che può condurre ad un aumento di peso.La Griffonia è consigliata per le depressioni di grado moderato, anche associate ad ansia, nelle alterazioni dell’umore legate a disturbi stagionali, nel trattamento dell’insonnia e dei disturbi del sonno che spesso sono correlati all’umore depresso.
Utile anche in caso di sovrappeso, per l’azione sul comportamento alimentare, poiché la maggior disponibilità di serotonina può aiutare a normalizzare i meccanismi che regolano il senso di fame.
Fico (Ficus carica)
Parti utilizzate: frutti e foglie
Attività principali: digestiva, lassativa, dietetica, caustica, rinfrescante, emollienti.
Particolarmente adatto nei casi di distonia neurovegetativa con spasmofilia, quindi alle persone che soffrono soprattutto di ansia, stanchezza e disturbi del sonno. Impiegato inoltre per la gastrite e i bruciori di stomaco causati dalla somatizzazione dell’ansia. Quest’azione è dovuta essenzialmente ad un meccanismo di tipo encefalico. Infatti, nel cervello si trovano i centri nervosi che controllano la secrezione degli acidi gastrici e la motilità intestinale. Chi soffre d’ansia e tende a mantenere le cose sotto controllo, probabilmente svilupperà un’eccessiva produzione di succhi gastrici, fino ad arrivare,nei casi più gravi, a gastrite cronica o ulcera, a causa di una somatizzazione del fisico. Il fico agisce riducendo l’attività dei centri nervosi che controllano la secrezione acida dello stomaco.